Valentino Angeloni, responsabile del settore giovanile della Fiorentina, ha parlato a Radio Bruno Toscana.
Sulla Primavera
“Abbiamo avuto buone risposte finora. Potevamo avere qualche punto in più, anche meritato, abbiamo espresso un buon gioco e i ragazzi stanno crescendo tantissimo. Qualcuno tra i più grandi ha avuto anche la felicità di essere chiamato in prima squadra e di esordire, come Distefano. C’è Krastev che ha debuttato in nazionale maggiore. Questa sosta è importante per far vedere qualche ragazzo a Italiano e per ricaricarci in vista della seconda parte di stagione. Aquilani si sta confermando un profilo importante di allenatore”.
Sulle altre squadre nazionali
“Essere primi in classifica non è tutto ma dà soddisfazione e fa capire che all’interno di ogni gruppo ci sono ragazzi che possono fare un percorso importante. Under 18, Under 17 e Under 16 sono gruppi validi, quest’ultimo si sta confermando dopo la finale scudetto della scorsa stagione. Sono risultati importanti che ci fanno ben sperare, siamo contenti delle scelte fatte“.
Sul Viola Park
“Ci sarà una crescita importantissima perché tutte le squadre saranno nello stesso luogo. Saremo a stretto contatto in un’unica casa e sarà fantastico sotto ogni punto di vista, non vediamo l’ora di entrarci. Ringraziamo Commisso e Barone, avremo dei vantaggi importantissimi. Non so se potremo entrare subito appena terminati i lavori oppure dalla prossima stagione, ma ormai siamo vicini“.
Su Martinelli
“In estate abbiamo fatto una scelta insieme a Aquilani. È un ragazzo di qualità e di grandissime prospettive, è tra i quattro-cinque giocatori più giovani in Primavera. Lo abbiamo promosso perché abbiamo visto qualità, personalità e sicurezza, chiaro che deve crescere, ma è un ragazzo serio e speriamo di aiutare a coltivare il suo sogno di giocare con la maglia della Fiorentina. Siamo contenti di lui e di tanti altri ragazzi che ci dimostrano qualità importanti, poi il salto non è semplicissimo e il percorso può essere diverso, passando direttamente in prima squadra oppure attraverso dei prestiti”.
Sul salto dei giovani tra i grandi
“C’è un mix di analisi, dalle qualità del ragazzo alla sua personalità, fino a cosa può essere utile per la prima squadra. L’aspetto fisico è importante perché c’è differenza, alcuni hanno già parametri similari alla Serie A e permette di avere giudizi di un certo livello. Niccolò Pierozzi poteva andare in Serie C già durante l’ultimo anno da fuoriquota, invece è rimasto qui, ha cambiato ruolo e l’anno seguente alla Pro Patriah ha fatto molto bene e ora è in B. Tra l’altro, il ds della Pro Patria me lo chiese durante il primo tempo di Fiorentina-Inter. Anche Dalle Mura ha avuto un percorso simile. Non tutti possono restare in prima squadra, per ogni ragazzo dobbiamo trovare il percorso migliore”.
Sulle seconde squadre
“Sicuramente può essere utile perché giocano in Serie C, un campionato formativo. Chiaro che i costi sono altissimi, circa 6-7 milioni tra stadio, iscrizione e staff, e si creano delle problematiche non da poco. È un impegno considerevole e tante società fanno una scelta differente, servirebbe un aiuto per consentire di ampliare la platea”.