La Serie B non si ferma e scende in campo anche a Natale. Tra i giovani viola che si stanno mettendo in luce in cadetteria c’è sicuramente Leonardo Capezzi, che al sito di Gianluca Di Marzio ha parlato della propria esperienza al Varese, dell’amicizia con Jovetic, dell’investitura di Pizarro e di tanto altro ancora.
“Le parole di Pizarro (LEGGI) mi hanno stupito, ma fa piacere ricevere questi i complimenti da lui, hanno tanto valore. L’ho ringraziato per messaggio, è uno stimolo in più per continuare. Erede del Pek? Di sicuro mi farebbe piacere, poi sono scelte che spettano alla società: devono decidere loro, io intanto cerco di crescere. Beh, in un centrocampo a tre non ho un ruolo definito: ho fatto la mezzala ed il vertice basso, sinceramente mi piacciono entrambi. Per imparare a fare il regista ci vuole tempo, fare l’interno è bello perché sei più vicino alla porta, vai più spesso al tiro…
Sicuramente il settore giovanile è importantissimo, è un ambiente che ti forma, un processo che ti rende calciatore a 360°. L’esordio di Minelli l’ho seguito in diretta, è stato un impatto positivo ed un bel segnale per il settore giovanile. Ricordo quell’emozione, lascia dentro un ricordo incredibile. Al Franchi, poi, deve essere stato bellissimo. I giovani del vivaio hanno qualcosa in più? Effettivamente Sarri ha ragione, lo dimostra la Roma con Totti, De Rossi, Florenzi. Lo spirito di appartenenza si fa sentire, ad Empoli poi ci sono ragazzi che giocano insieme da tanti anni.
La Primavera viola è sicuramente un gruppo importante, rispetto all’anno scorso ha l’esperienza dei fuori quota che danno una mano. Ci sono tanti ragazzi che sono al terzo anno di Primavera, e questo conta.
Ho sentito spesso Pasqual, ma quello con cui ho più rapporto è Jovetic. È una persona straordinaria, lo sento spesso. Mi scrive, lo chiamo quando fa gol… Un amico. E della società invece? È venuto qualche volta Macia a vedermi, a Brescia e mi sembra anche a Bologna.
Il Varese ha vissuto un momento di difficoltà, ma sabato è arrivata una vittoria importantissima che ci ha dato fiducia. Adesso dobbiamo giocare al massimo e raccogliere punti nelle ultime due del 2014. Qui si vive bene, è una città tranquilla, un ottimo posto dove vivere. È un’esperienza che serve. Certo se uno arrivasse subito in prima squadra sarebbe importante, ma la B ti forma perché rispetto alla Primavera vivi il sabato con un’altra mentalità, i tre punti pesano”.
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