Un altro capitolo nel caso Choe Song Hyok, il giovane nordcoreano che giocò con la Primavera tra il gennaio e il giugno 2016, per poi essere svincolato dal club viola. Proprio quello svincolo ha generato una serie di strascichi legali, con gli agenti del ragazzo che depositarono il contratto ritenendolo valido e richiedendo il reintegro. Agli antipodi la posizione della Fiorentina, che però ha visto respinto il ricorso contro una prima decisione federale (LEGGI QUI). Ora, si è giunti ai deferimenti emessi dal procuratore federale dinnanzi al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare. Ecco il dispositivo completo:
1.- sig. ANDREA ROGG, all’epoca dei fatti direttore generale dotato di poteri di rappresentanza della A.C.F. Fiorentina S.p.A.:
a.- per la violazione dell’art. 1 bis, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver apposto in calce al contratto di prestazione sportiva tra la società dallo stesso rappresentata ed il calciatore Choe Song Hyok una data fittizia;
b.- per la violazione dell’art. 1bis, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva in relazione a quanto previsto dall’art. 5, comma 5, del Regolamento per i servizi di Procuratore Sportivo, per essersi avvalso dell’opera del procuratore sportivo sig. Silvio Pagliari, in occasione della stipula del contratto tra la società dallo stesso rappresentata ed il calciatore Choe Song Hyok, in forza di mandato sul quale è stata apposta una data fittizia non depositato presso la Commissione Procuratori Sportivi della F.I.G.C.;
2.- la società A.C.F. FIORENTINA S.p.A.;
a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del C.G.S., in ordine agli addebiti contestati al sig. Andrea Rogg.
Beh, da quello che c’è scritto sembra che non ci siano ragionevoli spazi per le contro deduzioni. Mettere una data fittizia addirittura in due atti…