Gaetano Castrovilli, centrocampista della Primavera viola, ha parlato al settimanale Violaweek, inserto del quotidiano La Nazione:
“Non ricordo nemmeno perché ho iniziato a ballare, forse ho sempre avuto il ritmo nel sangue ed avevo bisogno di esprimerlo. Al tempo stesso mi divertivo a giocare a pallone per strada. Poi quando è morto mio nonno tutto è cambiato: gli avevo promesso che prima o poi avrei esordito al San Nicola, e allora scelsi di iscrivermi alla scuola calcio del mio paese e di lì a poco entrai nel settore giovanile del Bari.
Non riesco ad avvertire mai la pressione perché mi ripeto sempre che sul campo da calcio devo pensare solo a divertirmi. Antognoni? Inevitabile che certe affermazioni mi abbiano fatto piacere. L’ho incontrato di persona il giorno della funzione pasquale e lì mi ha detto una frase che ho ancora ben presente: “Io ho parlato, adesso però tocca a te”. Ha ragione, adesso devo passare dalle parole ai fatti. Sogno di fare il mio esordio tra i grandi il prima possibile“.