Dal campo alla politica. L’arrivo alla Fiorentina di Choe Song Hyok, primo calciatore nordcoreano tesserato per una squadra italiana, destò molta curiosità e puntò i riflettori sul giovane attaccante classe ’98. Adesso, però, la situazione rischia di farsi più seria del previsto. Come riportato dall’edizione online de Il Foglio, mercoledì scorso due deputati del Partito Democratico, Michele Nicoletti e Lia Quartapelle, hanno presentato un’interrogazione alla Commissione per gli Affari esteri della Camera su alcuni calciatori nordcoreani, nello specifico il viola Choe e altri due diciottenni in prova al Napoli, ovvero Jong Chang Bom e Ri Chol Sung.
La questione è la seguente: se la Fiorentina avesse pagato una somma al Chobyong, squadra di provenienza di Choe, allora avrebbe violato le sanzioni internazionali imposte contro la Corea del Nord. Tale club, infatti, sembra essere legato all’Esercito nordcoreano e, di conseguenza, al governo del regime di Kim Jong-un. Un transazione economica che, qualora fosse provata, indirettamente contribuirebbe al programma nucleare dello stato asiatico.
Una situazione intricata, a cui si aggiunge la questione sui diritti umani, che sono fortemente limitati nei confronti dei cittadini nordcoreani che lavorano all’estero. “Nei casi in cui la violazione dei diritti umani avviene sul territorio nazionale, è giusto segnalarla al governo” – ha dichiarato l’onorevole Quartapelle sempre a Il Foglio, aggiungendo – “Non capisco come delle società sportive italiane possano autorizzare certi tipi di comportamento o di richieste da parte dei paesi di provenienza”.