Per la terza stagione consecutiva, sulla strada dei Giovanissimi Nazionali verso le final eight arriva il Milan. Nei due precedenti confronti i viola di Baggio (con i 1999) e Grandoni (con i 2000) furono eliminati, sebbene si trattasse di ottavi di finale. Domenica prossima, invece, andrà in scena la sfida di andata valevole per i sedicesimi di finale. Subito quindi uno scontro tra titani. Per presentare l’impegno della squadra di Leonardo Gabbanini, abbiamo intervistato Omar Danesi, tecnico dei Giovanissimi Nazionali rossoneri.
Quarantacinquenne bresciano, Danesi da giocatore ha vestito le maglia di Ospitaletto, Fiorenzuola, Pergocrema, Novara, Solbiatese, Fidenza, Codogno e Bagnolese, mentre da allenatore, dopo aver messo i primi passi nel Brescia, è giunto alla quinta stagione nelle file del settore giovanile del Milan. “Sarà una sfida affascinante –esordisce il tecnico rossonero– tra due squadre di alto livello tecnico. È davvero un peccato che il tabellone abbia messo di fronte nei sedicesimi di finale Milan–Fiorentina e Atalanta–Juventus, due sfide che potevano andare in scena nella final eight“.
Per il terzo anno consecutivo Milan e Fiorentina si trovano di fronte nella fase ad eliminazione diretta del campionato Giovanissimi Nazionali. I due precedenti sono favorevoli ai rossoneri…
“Quindi non c’è due senza tre, verrebbe da dire… Sebbene non sia scaramantico, analizzo questo dato come elemento puramente statistico. Tutte le sfide sono a sé stanti. In questo caso sarà una sfida appassionante, equilibrata, che rappresenterà per i ragazzi l primo test di un certo livello del loro percorso di crescita. La prima sfida da dentro o fuori”.
Cosa teme della Fiorentina?
“Niente in particolare. Affronteremo i viola senza nessun timore, consapevole dei nostri mezzi, alla ricerca della vittoria consapevole di dover affrontare una squadra ben strutturata fisicamente, organizzata e con alcune buone individualità. Non sarà facile, ma siamo pronti a dare battaglia”.
Ha visto oppure fatto seguire la formazione viola?
“Ho visto dal vivo la Fiorentina al torneo di Bologna We Love Football. In quell’occasione ho visto due partite dei viola e mi sono reso conto delle potenzialità della squadra. Ho preso diversi appunti, ma non posso svelarvi niente”.
Con il tecnico viola Gabbanini sarà la prima sfida?
“Non lo conosco personalmente, comunque posso dire che la squadra mi sembra abbia una buona personalità che sicuramente è stata trasmessa dall’allenatore”.
La prima partita domenica prossima a Vismara. Un vantaggio oppure uno svantaggio giocare la prima in casa ?
“Nel settore giovanile il fattore campo non incide in maniera particolare. Penso non sia determinante giocare la prima in casa oppure fuori, l’importante è approcciare bene la partita e scrollarsi di dosso tutte le tensioni e le suggestioni della stessa, che rappresenta il primo test di un certo livello per i ragazzi”
A livello di organico il Milan si presenterà al completo?
“È la cosa che mi rammarica di più. Dovremo fare a meno del portiere Soncin, del centrocampista Petricci e dell’attaccante De Palo, tutti indisponibili per infortunio. Nel caso di quest’ultimo l’infortunio è molto serio, ai legamenti. Una vera disdetta”.
Milan e Fiorentina a parte, quale la squadra l’ha impressionata di più in questa prima fase della stagione?
“Atalanta e Inter hanno sicuramente lasciato intravedere buone cose sia sotto il profilo tecnico tattico che delle individualità. Sono due squadre da seguire con attenzione”.
Milan-Fiorentina, come andrà a finire?
“Beh ,se non c’è due senza tre…. Scherzi a parte, la parola al campo”.