Dalla Primavera all’Eccellenza, con l’obiettivo di tornare tra i professionisti. Michele Fossati è determinato a lasciarsi alle spalle stagioni avare di soddisfazioni. Per rilanciarsi ha scelto il Porta Romana, società fiorentina che milita nel campionato di Eccellenza. Un doppio salto all’indietro in tre anni. Dopo aver chiuso l’esperienza nel settore giovanile della Fiorentina, dove ha condiviso gioie e delusioni anche con Bernardeschi, Fossati è dapprima andato in prestito al Gavorrano in Lega Pro Seconda Divisione, poi è sceso in Serie D vestendo le maglie di Scandicci e Fortis Juventus, senza però riuscire ad imporsi a causa di pesanti infortuni e non solo. A margine dell’incontro tra Porta Romana e Grassina, terminato 1-1, Fossati si è gentilmente concesso ai microfoni di CanteraViola.com per una chiacchierata tra passato, presente e futuro:
Partiamo dalla fine: perché ti sei trasferito al Porta Romana?
La ragione principale è che ho bisogno di giocare. Sono stato fermo un anno per la rottura del crociato, poi quando sono rientrato non trovavo molto spazio. Così, insieme alla Fortis Juventus, abbiamo preso questa decisione, per cambiare aria e riprendere il ritmo. Ho sentito Stefano Fiorini, che conosco dai tempi della Fiorentina e ho subito trovato l’accordo con la società, senza ascoltare altre richieste.
Facendo un passo indietro, che anni sono stati quelli trascorsi alla Fiorentina?
È stata una grandissima esperienza. Da fiorentino l’ho vissuta intensamente, più di altri miei compagni. Sono stati anni bellissimi, anche se con qualche delusione. Peccato per come è finita, con qualche incomprensione nel finale.
Con te giocava Federico Bernardeschi. Ti aspettavi questo impatto in stagione? Sei rimasto in contatto con lui?
Con Fede ci sentiamo abbastanza spesso. I colpi li ha sempre avuti, è un giocatore esagerato e sinceramente non mi aspettavo facesse così bene in questo nuovo ruolo. Ha fatto tanti sacrifici e alla fine è arrivato a questo livello.
Dopo l’esperienza a Gavorrano in C2 ti aspettavi di restare tra i professionisti?
Sì, le mie aspettative erano mirate a rimanere in Lega Pro. Volevo mantenere la categoria, poi le incomprensioni con la Fiorentina mi hanno portato a scendere di categoria e accettare la Fortis Juventus.
Per concludere, quali sono i tuoi obiettivi stagionali?
Fare bene dal punto di vista personale e puntare al massimo con il Porta Romana. L’idea è di risalire di categoria, quindi tornare tra i professionisti, e raggiungere quello che mi spetta.