Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport di oggi troviamo un’intervista a Pierluigi Gollini, portiere classe ’95 dell’Hellas Verona, che nell’ultimo turno di campionato ha negato la vittoria alla Fiorentina con una grande parata dell’ex su Kalinic. Un miracolo all’ultimo secondo, così descritto da Gollini: “Istinto e testa. La mia forza è stata rimanere concentrato, poi è venuta naturale”. Una grande parata che gli ha fatto guadagnare tanti complimenti: “Tra tutti mister Betti, mi allenava nelle giovanili: mi ha fatto l’in bocca al lupo, il primo allenamento al Franchi l’avevo fatto con lui. Gli ho risposto dopo la gara che forse era destino tornarci, in A e con una parata così“. L’esperienza alla Fiorentina per Gollini si concluse a sedici anni, quando decise di trasferirsi, non senza il rammarico dell’allora ds viola Corvino, al Manchester United: “Me lo dissero e passai la notte a guardare il soffitto: sarei partito la mattina dopo. Mi hanno accusato di aver fatto questa scelta per soldi, ma non è vero: la mia famiglia non ha preso un euro. Era la voglia di confrontarmi con un mondo nuovo”.