Undici punti nel girone di andata, venticinque in quello di ritorno. Bastano questi due dati per descrivere il campionato degli Allievi Lega Pro di Alessandro Grandoni. Un gruppo, quelli dei classe 2000, privato di alcune individualità (Cavallini, Ferrarini, Lakti, Longo, Meli) aggregate ai Nazionali di Cioffi. In pratica gran parte della spina dorsale della squadra che pochi mesi prima raggiunse gli ottavi di finale nel campionato Giovanissimi Nazionali. L’inizio sembra incoraggiante, con due vittorie nei primi quattro turni, poi il buio per nove lunghe giornate, dove arrivano ben sei sconfitte (quattro consecutive) e appena una vittoria e due pareggi. Ruolino di marcia da zona bassa della classifica, un percorso tutt’altro che esaltante.
Nel girone di ritorno la svolta, con appena due sconfitte in tredici gare, ma soprattutto l’identità di squadra che si è venuta a creare in modo lento ma costante. Pisa ed Empoli le bestie nere, contro il Prato la sconfitta più bruciante e il successo più dolce, a Sassuolo (e Modena) la vittoria esterna più ampia. Alla fine la classifica è lo specchio fedele del campionato viola: dieci vittorie, sei pareggi, dieci sconfitte, quaranta gol segnati e trentanove subiti, per trentasei punti totali.
Una stagione in cui, chi più chi meno, si sono messi in luce vari elementi. Tra i pali l’azzurrino Ghidotti, in difesa Lovato, Minari, Betti, Simonti e Gargano (quest’ultimi due già debuttanti nella categoria superiore), a centrocampo Zitelli (altro deb), Corigliano e Nannelli (cinque reti), in attacco Guazzini (sette) e Torricelli (cinque). Tanti di loro la prossima stagione saranno parte integrante dei nuovi Under 17 gigliati. Prima di pensare alla prossima stagione, c’è da chiudere l’attuale e il prossimo impegno in programma per Grandoni e i suoi ragazzi è la Lazio Cup, dove nella fase a gironi incroceranno Reggina, Roma e Valmontone.