Fine stagione, tempo di bilanci e di pagelle. In questo caso, di pagellone di fine anno. La Primavera di Federico Guidi archivia l’annata con l’eliminazione al secondo turno playoff ad opera del Torino, dopo il quarto posto nella regular season, con un quarto di finale alla Viareggio Cup e una semifinale in Coppa Italia. Una stagione di transizione per la massima categoria giovanile gigliata, disputata con una rosa mediamente più giovane rispetto alle altre squadre, con l’utilizzo di non più di due fuoriquota a gara e la contemporanea presenza di almeno due elementi classe ’99, quindi in età per gli Allievi Nazionali. Una scelta che non ha portato risultati nell’immediato, ma che sul medio-lungo periodo potrebbe avere benefici non indifferenti. Tornando alla stagione appena conclusa, ecco il pagellone finale (tra parentesi presenze, gol -segnati o subiti- e minuti giocati):
PROMOSSI A PIENI VOTI
Federico CHIESA (29/8/2420): continuità di rendimento impressionante, frutto di una crescita esponenziale sotto vari aspetti, che l’hanno portato a conquistare anche la maglia della nazionale. La discesa in slalom con rete finale contro lo Spezia l’acuto di una grande stagione. Unico neo: il Viareggio saltato causa qualificazioni europee con l’Italia, ma anche il gol regolare (del momentaneo 2-0) annullato contro il Torino in finale playoff.
Simone MINELLI (25/16/2133): autentico trascinatore, sotto l’aspetto sia tecnico che caratteriale. Tanti gol (tra cui una tripletta e due doppiette) e assist pesanti, ma anche il rammarico di non essere arrivato al massimo della forma nella fase calda della stagione a causa di un infortunio, che tra l’altro gli ha fatto saltare il Viareggio.
Jan MLAKAR (24/17/1693): il bomber designato nel modulo di mister Guidi non ha deluso, chiudendo l’annata con la super media di un gol ogni 99′. Una sentenza negli ultimi sedici metri, suo habitat naturale, rapace d’area capace di indirizzare più di una partita al primo tiro in porta. Anche nel suo caso, un infortunio lo ha relegato ai box per quasi due mesi, ma il rammarico più grande è l’espulsione (inesistente) che gli ha fatto saltare la finale playoff, poi persa, contro il Torino.
Luca RANIERI (33/0/2641): la vera sorpresa della stagione. Continuità d’impiego (quarto giocatore della rosa con maggior minutaggio) e di rendimento inusuali per qualsiasi classe ’99, non per chi già l’anno scorso collezionò una trentina di presenza sotto età negli Allievi Nazionali. Ancora ampi margini di crescita, l’anno prossimo sarà un punto di forza da cui ripartire.
Vitja VALENCIC (28/1/1902): arrivato in estate dal Ljubjana come tra i più interessanti talenti sloveni, nella prima parte di stagione ha fatto la spola con gli Allievi Nazionali, poi Guidi gli ha dato una maglia da titolare e lui non l’ha più lasciata. Una vera lavatrice di palloni davanti alla difesa, ordinato tatticamente e tecnicamente. Contro l’Entella l’unico gol in viola. L’anno prossimo la Primavera riparte anche da lui.
PROMOSSI
Andy BANGU (33/8/2819): non è stato l’uomo da doppia cifra alta delle ultime due annate, sia per qualche problemino fisico, sia per un’evoluzione tattica che lo sta progressivamente allontanando dalla porta e avvicinando alla cabina di regia. Chiude il suo ciclo quadriennale in Primavera da leader tecnico, dopo aver distribuito ancora una volta assist in quantità industriale.
Frane BITUNJAC (23/1/1206): il gregario che serve ad un centrocampo tecnico come quello viola. Una vita da mediano a recuperar palloni, sintesi perfetta della sua annata. Equilibratore di corsa e quantità, mai in copertina ma sempre utile sul piano tattico. Un gol in campionato, importante per pareggiare con il Carpi.
Filippo BOCCARDI (32/1/2783): altro leader dello spogliatoio, passato in un anno da comparsa a componente essenziale della rosa. Rendimento costante e sempre su livelli più che buoni, sia da centrale che da terzino. Fondamentale il suo rigore da tre punti, con la fascia di capitano al braccio e a tempo quasi scaduto, contro il Genoa.
Artem MAKAROV (30/-38/2644): fuoriquota più utilizzato in stagione, è partito in sordina per poi affermarsi con solidità nella formazione titolare. Poche reti inviolate (appena sette su tre competizioni), ma tante parate decisive per consegnare punti pesanti. Finale da comparsa causa infortunio, futuro tutto da scrivere.
Joshua PEREZ (14/5/1169): finalmente in campo dopo oltre due anni di attesa, all’esordio ha meravigliato con gol e assist contro il Trapani. Avvio e impatto folgoranti, poi una lievissima flessione, disseminando comunque colpi geniali. Viareggio da comprimario, ai playoff ha segnato la rete dell’illusione contro il Torino. Interessante anche la duttilità tattica. La prossima può essere la stagione dell’esplosione.
PROMOSSI CON RISERVA
Riccardo BARONI (14/1/1123): prima parte di stagione a guardare i compagni in panchina, poi da febbraio è stato un titolare quasi inamovibile. Tra i pochi a salvarsi nella poco soddisfacente avventura alla Viareggio Cup. Bello, nel suo svolgimento, e decisivo il gol contro il Modena. Da rivedere con un minutaggio maggiore.
Giuseppe CASO (14/4/516): l’attaccante tascabile da gara in corso e dai gol pesanti. Descrizione sintetica ma calzante. Undici volte entrato a partita iniziata, reti tutte importanti e in tutte le competizioni: in Coppa Italia ha dato avvio alla rimonta contro il Chievo, al Viareggio ha ripreso in extremis l’Abuja, in campionato con una doppietta ha steso l’Entella. Una stagione a fiammate improvvise, senza costanza di utilizzo, ma (quasi) sempre riuscendo a dare qualcosa in positivo. La prossima annata sarà un esame di maturità.
Michele CEROFOLINI (5/-7/446): l’infortunio di Makarov e la promozione in prima squadra di Satalino gli hanno spianato la strada verso un sorprendente esordio, avvenuto a gara in corso contro il Genoa. Nelle due gare casalinghe (contro rossoblu e Chievo ai playoff) altrettante reti inviolate e ottime prestazioni, in trasferta tutti i gol subiti. La prossima stagione sarà interessante vedere come si svilupperà il dualismo con Satalino, peraltro già andato in scena quest’anno negli Allievi Nazionali.
Abdou Lahat DIAKHATÈ (30/5/2482): poteva essere la stagione del salto di qualità, ma non è stato così. Il ritiro estivo con la prima squadra aveva acceso i riflettori su di lui, che però non ha compiuto il salto in alto prospettato. Score realizzativo dimezzato rispetto a un anno, ma reti quasi sempre decisive. La sensazione è che, con una media di prestazioni più elevata, potesse essere preso in considerazione in ottica prima squadra, mentre, salvo sorprese, si appresterà a completare il suo ciclo quadriennale in Primavera.
Layousse DIALLO (29/2/2425): arrivato un po’ a sorpresa in estate dall’Este, ha subito conquistato una maglia da titolare, mettendo in mostra grande prorompenza fisica e disordine tattico. Con il passare dei mesi è migliorato sotto entrambi gli aspetti, diventando più disciplinato e giocando anche da laterale sinistro. Due gol in stagione, di cui uno all’esordio. Dopo una stagione di dilettanti e una di giovanili, è atteso al salto nel professionismo.
Nicolò GIGLI (12/0/1000): rientrato a gennaio dal prestito al Lecce, ha giocato con continuità senza però brillare. All’inizio ha sofferto dal punto di vista fisico causa infortunio, poi è incappato in un brutto Viareggio e in alcune gare non del tutto convincenti. A completare in negativo questa tutt’altro che esaltante parentesi, il rigore sbagliato contro il Torino ai playoff. Sei mesi da lasciarsi alle spalle per ricominciare altrove, in cerca di riscatto e di una piazza in cui crescere.
Enea SANNA (21/1/1694): avvio interessante, poi inizia un dentro e fuori che alla lunga lo porta ad essere più un’alternativa che una prima scelta. Alcuni problemi fisici non lo hanno certo aiutato, così come il ritorno di Gigli che ha dirottato Boccardi sull’out destro e quindi aumentato la competizione nel ruolo. Sempre generoso, tanta corsa, forse ancora da definire sul lato tecnico-tattico.
Mattia TROVATO (16/1/646): farsi largo tra Chiesa, Minelli e poi anche Perez non è stato semplice. Non a caso fino a gennaio ha visto il campo solo per pochi scampoli di match, poi la situazione è cambiata, anche per indisponibilità di vario tipo dei concorrenti nel ruolo. E si è fatto trovare pronto, con un gol, qualche assist ed un Viareggio incoraggiante. Certo, è mancata la continuità di impiego, ma in generale le prestazioni difficilmente sono scese sotto la sufficienza. Anche per lui la prossima sarà un’annata importante.
NON GIUDICABILI
Dario BENEDETTI (5/0/316): titolare alla prima di campionato, poi di nuovo in campo tra gennaio e febbraio, quindi solo panchina. Troppo poco per chi proveniva da due annate da protagonista con gli Allievi Nazionali.
Marco BUONAVITA (3/0/54): una comparsa a centrocampo, causa elevata concorrenza. Degna di nota la mezzora abbondante in Coppa Italia contro il Chievo, quando conquistò un calcio di rigore importantissimo per la rimonta.
Song-Hyok CHOE (4/0/137): arrivato tra curiosità e scetticismo, addirittura generando un’interrogazione parlamentare (LEGGI QUI), per ora sul campo ha lasciato solo intravedere le proprie qualità.
Marko DABRO (4/0/184): prima parte di stagione anonima, poi il prestito al Cibalia in Croazia per ritrovarsi.
Edoardo DEGL’INNOCENTI (11/0/370): stagione da gregario a metà campo, sostanzialmente utile per turn-over in settimane dense di impegni, più spesso a gara in corso che non dal primo minuto. Da rivedere con continuità.
Gabriele GORI (5/0/165): solo qualche apparizione, di cui un paio da titolare, per il bomber degli Allievi Nazionali, uno dei protagonisti attesi della prossima stagione.
Fabio MAISTRO (11/0/474): come per Degl’Innocenti (e come vedremo Tacconi), un’annata di apprendistato alle spalle dei titolarissimi. Ancora da sgrezzare sotto l’aspetto tattico, mentre tecnicamente è già su buoni livelli.
Davide MASIERO (5/0/248): arrivato da svincolato in estate, sembrava potesse ritagliarsi uno spazio importante, invece l’esplosione di Ranieri lo ha relegato alla panchina, sparendo progressivamente dai radar.
Alessio MILITARI (6/0/235): uno dei pilastri degli Allievi Nazionali ha avuto qualche chance per mettersi alla prova anche nella categoria superiore, facendo vedere di che pasto è fatto.
Luca MOSTI (7/0/331): fuori dai radar fino a novembre, poi apparizioni sporadiche tra campionato e coppa Italia. Buone prestazioni alla Viareggio Cup. Con Sanna titolare era la seconda scelta nel ruolo, con lo ‘scivolamento’ a destra di Boccardi poi è diventato la scelta. Come per altri ’98, annata utile per guardare e sfruttare le opportunità concesse.
Pierluigi PINTO (2/0/66): una ventina di minuti contro la Pro Vercelli, un tempo contro il Trapani. La sua prima stagione in Primavera si ferma qui. Vediamo se nel futuro ci saranno più soddisfazioni.
Giacomo SATALINO (3/-6/250): stagione incredibile, da uno a trino. Titolare negli Allievi Nazionali, vice in Primavera, da febbraio terzo in prima squadra. In tutto ciò, alla Viareggio Cup è arrivato l’esordio a sorpresa agli ottavi contro l’Atalanta, replica contro l’Inter e in campionato contro la Juventus. Poche partite vere per giudicarlo adeguatamente. Il prossimo sarà il primo anno ‘vero’ nella categoria.
Giacomo TACCONI (8/0/314): come per Degl’Innocenti e Maistro, un’annata da gregario pronto a far rifiatare i cosiddetti titolarissimi. Sempre un buon apporto in fase di non possesso, con corsa e quantità. Da rivedere nel lungo periodo.
no per mia sfortuna non sono nè genitore ne parente di nessuno
almeno 4/5 giudizi sono av(in)ventati e chiaramente cannati, comunque, hai perfettamente ragione, il commento è superfluo, ciò che scrivi si commenta da solo
Quattro o cinque giudizi, tipo? Su, elaboriamo le critiche, sennò siamo al nulla.
ps: interessante questo cambio tra email e nickname…
fantoni basta ti ho dedicato anche troppo tempo
siamo al nulla, è vero, sei il nulla
ps: questa volta pubblica la mail cippalippa
Quando non si sa argomentare, si scappa.
L’aver dedicato troppo tempo al nulla è reciproco. Saluti
ps: quasi quasi le pubblico tutte e tre, di email…
certe cose andrebbero scritte con cognizione di causa
finiscila di fare commenti tecnici, non capisci quasi nulla di calcio, lo si vede da quello che scrivi, avevi preso la buona abitudine di evitare le pagelle ma la tentazione è troppo forte immagino
Se non capisco quasi di nulla di calcio, perché commentare?
Poi, in cosa si vede, da un giudizio diverso da quello aspettato?
fantoni datti allo squash è meglio!
sei imbarazzante, alcune frasi/commenti battono anche il solito qualunquismo medio del calcio!
Lo squash può essere un’idea interessante, grazie per il consiglio.