La posizione in campo di Federico Bernardeschi contro il Carpi ha destato molta curiosità. E tanti interrogativi. Prima del fischio d’inizio, tutte le probabili formazioni disponevano la pedina di Bernardeschi accanto a quella di Rossi, subito dietro a Babacar. Nella realtà dei fatti, però, il numero 10 viola ha occupato una zona di campo diversa, fungendo da interno destro di centrocampo al fianco di Mario Suarez e Borja Valero.
Una posizione decisamente insolita per Bernardeschi, che nel corso della propria carriera ha giocato perlopiù nel reparto avanzato, nell’ordine come: attaccante esterno, seconda punta, trequartista o finto centravanti. Una posizione che ricorda, con le dovute proporzioni, quella di Di Maria nel Real Madrid che vinse la Decima Champions. L’argentino agiva sul versante opposto, partendo dal centro-sinistra e creando superiorità numerica in attacco. Ieri, Bernardeschi ha gestito (bene) molti palloni nelle due fasi di gioco (77% precisione passaggi), vinto (5) contrasti in zona calda e dato un buon contributo in fase di ripiegamento. La sua heat map parla chiaro (vedi foto sotto). Già contro il Genoa Bernardeschi aveva giocato più lontano dalla porta e nelle zone calde del campo. Via il fioretto per far posto alla sciabola, insomma. Solo una soluzione temporanea o l’inizio di un percorso tattico?