L’anno del vivaio viola in ventuno punti.
A come Atalanta – 2 giugno, quarti di finale delle finali scudetto. I bergamaschi vincono 4-1 e spengono sul nascere il sogno tricolore dei viola. Una batosta pazzesca. Sei mesi dopo, però, arriva la rivincita, sempre ai quarti di finale, ma stavolta di Coppa Italia. La doppietta di Fazzi rimonta il vantaggio nerazzurro e qualifica i viola alla semifinale contro la Juventus. La vendetta è un piatto che va servito freddo.
B come Bernardeschi e Babacar, ma anche come Bangu – Tre ragazzi che, in modo diverso, hanno vissuto un 2013 da protagonisti. Iniziamo dal più “grande”, cioè dal ventenne Babacar. Inizio d’anno turbolento a Padova, tra tribuna e infortuni, poi la rinascita a Modena, dove ha già segnato dieci gol in venti presenze. Anno a metà per Bernardeschi, dapprima protagonista in Primavera, quindi scintillante novità nel Crotone in Serie B. Infine, comincia a splendere luminosa la stella di Andy Bangu, passato dall’essere il più giovane giocatore del campionato Primavera a prendersi i riflettori come primo attore di una squadra che va sempre meglio.
C come Capezzi – Da quando veste la maglia viola è indicato come uno dei migliori talenti del vivaio. Lo scorso 7 novembre è finalmente arrivato il momento dell’esordio. Gironi di Europa League, ottantesimo minuto di Pandurii-Fiorentina: Capezzi prende il posto di Roncaglia. I viola sono sotto di un gol, ma di lì a poco arriva la rimonta da tre punti. Coincidenza? Chissà…
D come Dabro – La stellina croata era nel mirino dei maggiori club europei, ma alla fine l’ha spuntata la Fiorentina, sborsando una cifra vicina al milione di euro. Inizialmente ai margini per un ritardo di condizione fisica, lentamente Semplici lo sta inserendo in gruppo, centellinando il suo utilizzo. Il 2014 potrebbe essere il suo anno. In Primavera ovvio, non in prima squadra come predetto da qualcuno…
E come Eddy Baggio – Ha iniziato l’anno sulla panchina degli Allievi Regionali, lo chiude su quella dei Giovanissimi Nazionali. Il suo è stato un 2013 in crescendo e le tredici vittorie consecutive dei Giovanissimi viola ne sono la dimostrazione. Oltre al cognome pesante c’è un allenatore che sta via via migliorando.
F come Federico Guidi – Ormai una certezza per quanto riguarda la crescita dei ragazzi e i risultati. Al terzo anno consecutivo sulla panchina degli Allievi Nazionali, dopo l’eliminazione ai playoff scudetto si è rimesso in gioco e sta portando in alto il gruppo dei 1997/98.
G come Giovani Speranze – Da intendersi come docu-reality di MTV, croce e delizia per la Primavera viola. Se da un lato le telecamere hanno portato alla luce dinamiche e situazioni sconosciute ai più, dall’altro hanno generato una serie di fan, anzi, fanatici e fanatiche alla stregua delle varie bielebers o directioners. Speriamo che non ci sia una terza stagione, altrimenti nuove ondate di ragazzine innamorate invaderanno nuovamente il “Poggioloni” e altri stadi d’Italia.
H come Hat-trick, cioè tripletta – Finora sono cinque i calciatori ad esserci riusciti: Meli (in Siena-Fiorentina 1-5 -Giovanissimi A-), Buffa (Fiorentina-Viareggio 6-0 e Tuttocuoio-Fiorentina B 0-6 -Giovanissimi B-), Le Rose (Gavorrano-Fiorentina B 0-6 -Giov. B-), Sussi (Fiorentina-Gavorrano 15-1 -Giov. B-) e Fioravanti (Fiorentina-Pontedera 14-0 -Giov. B-)-
I come Imbattuti – Sono i Giovanissimi Nazionali. Tredici vittorie in tredici giornate. Continuate così, ragazzi.
L come Leonardo Semplici – Terza stagione sulla panchina della Primavera. Anno in chiaroscuro il suo Prima le eliminazioni al Torneo di Viareggio e alle final eight, adesso l’ottima partenza in campionato. In società è stimato, mentre tra i tifosi comincia a crescere il numero dei detrattori.
M come Minelli Simone – Senza dubbio l’individualità di spicco degli Allievi Nazionali, con cui sta giocando la seconda stagione. Già a quota sei reti in campionato, in appena nove presenze, si candida ad un ruolo da protagonista nel 2014. Appuntatevi il suo nome.
N come Napoli – Quello del 7-8 dicembre scorso è stato un weekend da incubo per i partenopei. Nel giro di poche ore, infatti, sia la Primavera che gli Allievi Nazionali hanno perso contro la Fiorentina con lo stesso risultato. Bangu e Berardi hanno firmato il 2-1 in terra campana, Colato e Minelli quello al Poggioloni.
O come Ora o mai più – Il gruppo dei ’95 è, probabilmente, quello che nel corso degli anni ha patito più delusioni. Dai Giovanissimi fino alla stagione scorsa ci sono state eliminazioni in serie a finali scudetto, tornei e coppe prestigiose. Adesso per Capezzi, Madrigali e tutti gli altri è arrivato il momento di scrivere il proprio nome nella storia giovanile della Fiorentina.
P come PSG – Davvero il club francese ha cercato di portare Gondo a Parigi, oppure è stato solo un’indiscrezione di mercato priva di fondamento? Chissà. Agli inizi di giugno la trattativa sembrava essere reale, così come l’addio del centravanti ivoriano alla maglia viola, poi tutto è rientrato nella normalità.
Q come Qualità – La caratteristica principale di gran parte dei centrocampisti viola in tutte le categorie. Sulla scia della prima squadra, infatti, si sta prediligendo un calcio più tecnico ad uno più fisico. In ogni squadra giovanile c’è un ragazzo che assomiglia un po’ a Pizarro, un po’ a Borja Valero o un po’ a Aquilani.
R come Ryder Matos – Ad oggi, l’unico prodotto del vivaio che si sta imponendo in prima squadra. Rivelatosi al popolo viola in un anonimo Fiorentina-Paços di Europa League, in cui andò a segno dopo un minuto e mezzo dall’ingresso in campo, il brasiliano ha finora totalizzato quindici presenze e tre gol.
S come Salvezza – Cioè l’obiettivo stagionale del Tuttocuoio, squadra in cui gioca Alessandro Bacci. Nel giro di un anno il ragazzone di Agliana si è preso la maglia da titolare in Primavera e, successivamente, in Seconda Divisione con i neroverdi. È, insieme a Bernardeschi, l’ex Primavera che meglio si sta comportando tra i professionisti. E in pochi ci avrebbero scommesso.
T come Trovato Mattia – Un altro di quei talenti che piano piano stanno crescendo. Titolare sotto età negli Allievi Nazionali (è un classe ’98), nel giro delle Under azzurre, ha tutte le carte in regola per continuare a stupire. Altro ragazzo di cui sentiremo parlare in futuro.
U come Ultimo treno – Per Alan Empereur. Unico fuoriquota nella rosa della Primavera viola, dopo un difficile rinnovo di contratto è tornato a Firenze. Ha concluso la scorsa stagione su ottimi livelli, ha iniziato quella attuale da leader. In estate, o a gennaio, ci sarà l’inevitabile salto nel calcio dei grandi.
V come Venuti Lorenzo – Il terzino di Incisa Valdarno merita una citazione. Nel campionato Primavera ormai è una certezza per continuità di rendimento. I prossimi sei mesi saranno fondamentali per il suo futuro. La prossima estate, se tutto va secondo i piani, sarà un’ambita pedina di calciomercato.
Z come Zero sconfitte – Quelle dei Giovanissimi Nazionali. Altro dato che rimarca la portata dei risultati ottenuti dai baby viola. Sarà una ripetizione ridondante, ma questi ragazzi se la meritano tutta.