La gioia di un attimo per un nuovo inizio. Potrebbe essere questa, in estrema sintesi, la descrizione più appropriata per il gol segnato ieri pomeriggio da Marko Dabro allo Spezia. Una rete improvvisa al primo pallone toccato, con un movimento da attaccante di razza: tocco a sfruttare un errore del difensore, dribbling ad evitare il portiere in uscita e conclusione vincente. Niente di speciale per chi gioca con continuità, un gol vitale per chi finora si è dovuto accontentare delle briciole. Il giovane croato, arrivato tra squilli di tromba circa un anno fa, finora ha avuto poche chance per mostrare il proprio valore, principalmente perché chiuso da Gondo. Una situazione sofferta anche da Federico Guidi, che ha espresso il proprio dispiacere nel dopogara con i liguri per il suo utilizzo risicato (appena 7 presenze) in stagione. “So quanto soffre del poco minutaggio e a me dispiace utilizzarlo poco, ho sempre detto che ha grandi potenzialità, di lui mi fido ciecamente”, le parole del tecnico viola. Il gol allo Spezia può cambiare la storia in maglia viola di Dabro, il tempo è dalla sua parte.
STEFANO FANTONI
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