Che Sousa avesse un occhio di riguardo per i giovani del vivaio lo si era intuito fin dal ritiro di Moena. Tanti, tantissimi Under 23 chiamati per integrare una rosa in (ri)costruzione. Tra questi, anche Luca Lezzerini, che, per il tecnico portoghese, non è mai stato un giovane terzo portiere e niente più, ma un capitale da valorizzare giorno dopo giorno. Lo ha dimostrato una prima volta durante la tournée americana, con il Lezze grande protagonista nella lotteria dei rigori che valse la vittoria contro il Benfica. Lo ha ribadito, in maniera più forte e, perché no, simbolica, regalandogli l’esordio in Serie A nel lunch game domenicale contro il Frosinone.
Partita ampiamente chiusa, con i viola avanti 4-0 e in totale controllo. Sousa ha già effettuato due sostituzioni e, sensazione comune, si pensa che farà rifiatare un altro big in vista dell’incontro europeo col Lech Poznan. Sbagliato. Al minuto 71 il tecnico viola sorprende tutti: fuori Tatarusanu, dentro Lezzerini. Un esordio tutt’altro che banale, perché, se il gigante rumeno era stato pressoché inoperoso, il giovane classe ’95 si è trovato a gestire gli assalti d’orgoglio del Frosinone. Prima si fa pericoloso Carlini, poi è il turno di Verde, che colpisce la traversa; infine, Frara lo buca dopo un’iniziativa del solito Verde. Un gol che rovina in parte una giornata che ricorderà per tanto tempo. Una partita che, ed è questo l’augurio più grande per chi come lui veste la maglia viola da ben sei anni, possa essere la prima di una lunga serie.