Il portiere della Primavera viola Artem Makarov è stato intervistato dal portale russo SovSport. Ecco alcuni passaggi dell’intervista, nella traduzione di CanteraViola.com:
“Il primo anno a Firenze è stato duro. Stevanovic mi ha aiutato molto all’inizio, poi ho cominciato a studiare l’italiano. Ho buoni rapporti con quasi tutti i giocatori della prima squadra, in particolare con Yakovenko e i portieri. Salto in prima squadra? Devo giocare bene in Primavera per avere qualche chance. È importante giocare e attirare l’attenzione. Ci sono Tatarusanu, Sepe e Lezzerini, allenarsi con loro è stata un’esperienza indimenticabile.
Perché ho lasciato la Russia? Dopo l’esperienza allo Spartak Mosca c’è stata la possibilità di provare con alcune squadre europee, come la Fiorentina. Ho sostenuto un provino di tre giorni, poi di una settimana, quindi un mese e alla fine sono rimasto. Sono stato in prova anche con Vitesse e Real Sociedad, ma poi mancò l’accordo economico con lo Spartak. Se dovessi lasciare la Fiorentina resterei comunque in Europa, o forse tornerei in Russia.
Allo Spartak non c’è stata la possibilità di salire in prima squadra. A Firenze sono arrivato quando in Primavera c’era l’annata 1993/94. È stato memorabile allenarsi agli ordini di Montella. Anche lui, insieme all’allenatore dei portieri, ha dato un parere positivo per il mio tesseramento. Fino ai 18 anni, però, non ho potuto giocare in partite ufficiali perché non avevo il passaporto comunitario. Non potevo firmare ufficialmente con i viola, per cui l’accordo è rimasto verbale per quasi un anno, periodo in cui ho continuato ad allenarmi. Mi sono allenato aspettando la mia occasione, rifiutando altre opportunità.
Se paragoni le infrastrutture sportive, quelle dello Spartak sono migliori di quelle della Fiorentina. In generale, dipende dal budget delle società. La Fiorentina è sempre stata considerata una delle migliori società a livello giovanile. Il sistema del campionato Primavera è molto complesso e di un livello simile a quello del campionato riserve in Russia. I miei modelli di riferimento sono Cech, Neuer e Buffon. Ritorno in Russia? Adesso penso alla Fiorentina, sono felice qui e voglio dimostrare quanto valgo. Euro 2018? Chiunque sogna di giocare un torneo in casa, perciò cercherò di raggiungere la nazionale”.