Tommaso Martinelli, portiere della Fiorentina Primavera, è il protagonista di Viola Youth, rubrica del canale ufficiale viola. Le sue parole:
“Quest’anno non mi aspettavo di partire titolare in Primavera, poi la prima convocazione in prima squadra e anche la chiamata in Nazionale maggiore, è successo tutto così veloce e finora sta andando tutto bene. La prima convocazione in prima squadra è stata una cosa assurda: ero a vedere l’allenamento dell’Under 17 quando è arrivato il messaggio, sono scoppiato dalla gioia e ho iniziato a chiamare famiglia, amici, tutti. Rosati mi ha detto ‘te puoi essere mio figlio’, è una frase che mi porto dentro. La Supercoppa Primavera è stata la mia prima coppa, un’emozione incredibile. Rubino? Ci conosciamo fin da piccoli, abbiamo un’amicizia incredibile. In Primavera sono molto legato a Lucchesi, Vigiani e Tognetti, ma in generale vado d’accordo con tutti”.
Poi ha proseguito: “Chi mi ha fatto innamorare del ruolo di portiere è stato il primo mister (Enio Quintavalle, ndr), che non c’è più e al quale ho dedicato un tatuaggio. Con quale dei miei compagni vorrei giocare tra dieci anni? Cuomo e Trapani, ma ce ne sarebbero veramente tanti altri, la lista è lunga. Con quale campione vorrei giocare? Messi. Quest’anno ero tentato di fare l’abbonamento in Fiesole, poi ho deciso di prendere ogni volta il biglietto, ma quando è arrivata la chiamata non sono più riuscito a andarci”.