Vi proponiamo un estratto pubblicato da Claudio Nassi, ex dirigente della Fiorentina, sul proprio sito (claudionassi.com): “Se vado a leggere la lista dei 29 convocati da Mancini per il doppio confronto della Nazionale con Finlandia e Liechtenstein, trovo 7 calciatori che dovevano appartenere ai viola.
Parto dai portieri: Cragno, nato a Fiesole e cresciuto nella Cattolica Virtus, pare fosse troppo piccolo; né Perin, provato più volte, andava bene. I difensori Mancini e Piccini non erano ritenuti all’altezza, ma il primo, oggi all’Atalanta, è cercato da Roma e Inter e con 5 reti è uno dei più prolifici; il secondo, al Valencia, ha una clausola rescissoria di 80 milioni.
Il diciannovenne Zaniolo, l’unico ad essere convocato in Nazionale senza aver disputato una partita in Serie A, fu bocciato. Chiesa è il solo a rimanere, mentre Bernardeschi, ceduto alla Juventus, ha portato almeno 40 milioni alle casse sociali. Se è vero, come dice Capello, che “… si possono sbagliare gli acquisti ma non le cessioni, perché vorrebbe dire non capire che cosa si ha in casa”, non ci sarebbero da fare i salti mortali”.
Se poi si volesse fare un’analisi più approfondita, ci sarebbe da chiedere se l’operazione Bernardeschi non sia stata precipitosa, come quella di Romagnoli dalla Roma al Milan, visto quel che costano i calciatori di primo livello”.
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