A precisa domanda (“Che rapporto c’è con Sousa e la prima squadra?”) ogni volta Federico Guidi risponde allo stesso modo: “con Sousa c’è piena sinergia, è sensibile al nostro lavoro”. E in effetti la collaborazione c’è, ma a senso unico. Dalla prima squadra alla Primavera sono stati “prestati” vari giocatori fin qui (Diakhatè, Bagadur e Baez su tutti, ma anche Bakic), utilizzando la formazione allenata da Guidi come una sorta di squadra riserve dove far accumulare minutaggio a giovani o rientranti da infortuni.
Il percorso inverso, ovvero dalla Primavera alla prima squadra, è inesistente. Ad oggi, infatti, nessun Primavera è stato quantomeno convocato da Sousa in stagione. Neppure per l’impegno in Coppa Italia, dove entusiasmo e freschezza di qualche giovane del vivaio sarebbero sicuramente serviti ad una squadra in riserva fisica e mentale. Sousa non ha avuto il coraggio che ebbe Montella contro la Dinamo Minsk, quando tolse un indisponente Cuadrado per far esordire Minelli, oppure quando buttò nella mischia Capezzi contro il Pandurii. Contro il Carpi, oltre a vincere per sognare la finale grazie ad un tabellone agevole, era anche un’occasione per testare le qualità di qualche giovane su un palcoscenico importante. Nei fatti, però, è stata un’occasione persa: in tutti i sensi.