“Terzic alla Fiorentina, per quanto mi riguarda, è un’operazione conclusa”. Così Dimitrije Mrkela, d.s. della Stella Rossa, ha annunciato ai media serbi l’imminente approdo in viola del difensore classe 1999.
Operazione da circa 1,5 milioni di euro, per portare a Firenze un esterno mancino che in stagione ha giocato in prestito al FK Grafičar, formazione di Belgrado militante nella terza divisione. La nostra Serie C, in pratica. Un semisconosciuto nel giro dell’Under 21, dove tuttavia è un semplice rincalzo.
Eppure la Fiorentina avrebbe già a disposizione un giovane con caratteristiche tecnico-tattiche simili e curriculum migliore: Luca Ranieri. Titolare inamovibile in Serie B nel Foggia e convocato dall’Italia per il Mondiale U20. Ma, soprattutto, cresciuto in casa.
Riportarlo alla base sarebbe un’operazione troppo logica, decisamente meglio puntare sull’ennesimo carneade. Salvo poi vivere di rimpianti, tecnici o economici. Ad esempio, perché dare fiducia a Piccini, Venuti, Castrovilli o Sottil quando puoi assicurarti Diks, Gaspar, Laurini, Gerson o Mirallas?
Poi magari Terzic non escluderà Ranieri, e si rivelerà anche un giocatore di buon livello, ma onestamente fatichiamo a comprendere la logica di fondo che porta una società in autofinanziamento a dilapidare il patrimonio cresciuto in casa per investire le limitare risorse economiche in elementi di dubbio valore.
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