Emiliano Bigica, allenatore della Primavera viola, è intervenuto ai microfoni di Tele Iride:
“Siamo una squadra nuova, sono arrivati tanti ragazzi stranieri e stiamo cercando di diventare un gruppo, che è il modo migliore per esaltare le individualità. È una squadra con margini di miglioramento e che può dare soddisfazioni con il passare del tempo.
Vittoria contro l’Inter? Avrei preferito perdere ieri e vincere una delle due finali. I nerazzurri non sono gli stessi dell’anno scorso, però la nostra prestazione è stata premiata dal risultato e la vittoria è meritata. Venivamo da due sconfitte con buone prestazioni, ma episodi contrari. Spero che questa vittoria dia consapevolezza dei propri meriti.
Ci sono ragazzi che possono ambire alla Serie A, ma il salto dalla Primavera, che pure si è ridotto con la riforma del format, è sempre ampio. Non tutti sono pronti per il passaggio diretto, magari dopo aver fatto un’esperienza in B o in C possono tornare comodo alla prima squadra.
Mio futuro? Da calciatore ho bruciato le tappe, da allenatore sto facendo gli step giusti. Mi piacerebbe allenare i grandi, ma sono al tempo stesso attratto dal calcio giovanile, quindi aspettiamo e vediamo. Al momento però non credo di essere pronto per il salto.
Diakhatè ha subìto un infortunio nella scorsa finale scudetto Primavera, si sta curando e sta rientrando, qualche partita con noi può essergli utile per rimettersi in forma. A mio avviso ha bisogno di fare gavetta per iniziare a misurarsi con il calcio dei grandi e dopo un certo tipo di percorso valutare la sua crescita”.
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Campionato indecente con squadre veramente scarse. Quanto alla serie A questi la vedranno in TV insieme al mister che in due anni non è riuscito a far vedere un minimo di gioco. Se per prestazione intende il portiere avversario che muore ed il difensore che si scansa o il centrale avversario che serve bel bello un calcio di rigore in movimento la prestazione mi sa che l’ha fatta l’Inter.