Decisamente più Chievo che Fiorentina nel primo tempo. D’Amico fa le prove generali, poi Zuelli sblocca l’incontro (11′) sorprendendo Ghidotti dalla distanza. La reazione viola si palesa con un lampo di Meli (21′), che scambia con Montiel e supera Caprile in diagonale. I clivensi però sono più dentro la partita e ritornano avanti con Bertagnoli (29′), che approfitta di un errore di Ghidotti e della difesa viola per insaccare sugli sviluppi di un corner.
La squadra di Mandelli sfiora il tris prima dell’intervallo con Rovaglia e D’Amico, poi lo trova al rientro dagli spogliatoi con il clamoroso autogol di Gillekens (48′), che svirgola un lancio dalle retrovia deviando alle spalle di Ghidotti. La rete gialloblu e la girandola di sostituzioni ammazzano il ritmo della partita, con la Fiorentina che non riesce più a trovare il bandolo della matassa. Al fischio finale è 1-3: viola sconfitti dopo sei partite e fermi a 31 punti in classifica, al quarto posto dopo aver subìto il sorpasso della Roma.
La formazione viola scesa in campo: Ghidotti, Ferrarini, Gillekens, Antzoulas, Simonti, Hanuljak (60′ Fiorini), Lakti (74′ Gorgos), Montiel, Meli (60′ Kukovec), Maganjic (46′ Simic), Vlahovic (80′ Longo). A disp.: Chiorra, Pierozzi E., Ponsi, Pierozzi N., Koffi, Nannelli, Bocchio.
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Non se n’è salvato uno, leggerini, non tenevano un pallone, male i titolari anche peggio i cambi. Una squadra arruffona costruita molto su una finta fisicità che corre spesso a vuoto. Le vittorie come le sconfitte arrivano per caso, spesso su errori eclatanti dei portieri. Le prime squadre sono parecchio lontane, i proclami li lascerei perdere.
Campionato mediocre dove chiunque può vincere o perdere. Poca roba in campo, nulla per la prima squadra. Una settimana con Bigica e Vlahovic ha già smesso di segnare. Procuratori in lutto.