All’andata finì 4-1 per i giallorossi, letteralmente travolgenti al centro sportivo di Trigoria. Da allora i giallorossi hanno messo insieme trentatré punti, uno in meno dei viola. Dieci vittorie, tre pareggi e una sconfitta, con quarantadue gol fatti e quindici subiti: questo il ruolino di marcia dei ragazzi allenati da Alberto De Rossi.
L’unica sconfitta è quella nella partita più sentita della stagione, cioè il derby con la Lazio, unica squadra capace di battere la Roma in campionato. Avellino, Livorno e Bari sono riuscite a stopparne la corsa, mentre tutte le altre si sono dovute arrendere una dopo l’altra.
In Coppa Italia è arrivata la prima delusione della stagione. Dopo il 4-0 al Lanciano e il 2-0 alla Ternana, agli ottavi di finale l’Atalanta ha vinto per 1-0 grazie alla rete in extremis di Bangal. Tra l’altro, i bergamaschi sono stati eliminati al turno successivo proprio dalla Fiorentina.
Passando all’analisi della rosa a disposizione di De Rossi, si nota come la gestione Sabatini stia lentamente internazionalizzando una squadra da sempre all’insegna della romanità. Al fianco dei soliti talenti cresciuti e scovati nell’hinterland della Capitale, ma anche in tutta la regione, stanno arrivando tutta una serie di giovani stranieri molto conosciuti dagli addetti ai lavori e ambiti da top club europei.
Tra i pali il più utilizzato è il fuoriquota Proietti Gaffi, con Zonfrilli e il polacco Skorupski suoi sostituti in un’occasione ciascuno. Nella linea difensiva a quattro spicca a destra il rumeno Balasa, classe ’95 arrivato la scorsa estate dal Vitorul Costanta e nel giro dell’Under 21. Sul fronte posto è titolarissimo Sammartino, altro ’95, il lupacchiotto con maggior minutaggio in stagione. Al centro, invece, si sono alternati in molti: il figlio d’arte Somma (suo padre Mario è allenatore; marcatore rapido, capace di fare anche il terzino), l’altro rumeno Boldor, l’enfant prodige Capradossi (di origini ugandesi, allenato da Montella nei Giovanissimi Nazionali, indicato da molti come uno dei talenti più fulgidi del vivaio giallorosso) e Calabresi (bravo a disimpegnarsi anche a centrocampo). Probabile che, vista l’importanza della partita, possa essere aggregato al gruppo Alessio Romagnoli, in pianta stabile nella prima squadra di Rudi Garcia; qualità sopra la media della Primavera, già pronto per giocare con i grandi, il paragone più calzante è con Alessandro Nesta.
A centrocampo, solitamente De Rossi schiera due centrali e tre trequartisti. Nel tandem centrale si è messo in luce Mazzitelli, interdittore dotato di buon fisico e buona tecnica, già a segno cinque volte in campionato. Buona stagione anche per Battaglia, elemento capace di giocare senza cali di rendimento sia da centrocampista offensivo che in posizione più arretrata, così come Pellegrini, classe ’96 autore di tre reti finora. Avanzando di qualche metro, brilla la stella di Francesco Di Mariano, altro ’96, acquistato la scorsa estate dal Lecce, in possesso di qualità tecniche e fisiche notevoli; più volte decisivo, con sei reti e numerosi assist ha inciso in quasi tutte le partite giocate dalla Roma. Sugli esterni spiccano Ferri, veloce e discreto goleador (cinque reti), e il camerunese Njiki Tchoutou, classico esterno africano tutto corsa e dinamismo, senza dimenticare Verde, ala mancina tecnica e molto propensa al dribbling. Potrebbe essere buttato subito nella mischia l’ultimo arrivato, vale a dire Alberto Tibolla, classe ’96 prelevato in prestito dal Chievo; centrocampista nel giro azzurro, fa del senso tattico e della grinta i propri punti di forza.
In attacco a contendersi l’unica maglia disponibile sono Trani e Musto. Il primo, classe ’97, è un attaccante completo, abile sia da prima che da seconda punta, e senza particolari pecche. L’altro, classe ’96, è il classico attaccante d’area, forgiato da Montella ai tempi dei Giovanissimi Nazionali. Anche qui ci sono due nuovi acquisti. Dagli slovacchi del Nitra è arrivato Tomas Vestenicky, centravanti classe ’96 recentemente protagonista al Mondiale Under 17; descritto come un rapace d’area, riesce a colmare il gap fisico con buoni movimenti e fiuto del gol. L’altro è Valmir Berisha, svedese di origini albanesi, anch’egli classe ’96 e arrivato nella Capitale dall’Halmstads; erroneamente paragonato a Ibrahimovic, per caratteristiche fisiche e tecniche è molto simile al laziale Klose e, come il suo nuovo compagno di squadra Vestenicky, è stato protagonista al Mondiale U17, dove si è laureato capocannoniere con sette reti.
Dopo questo profilo esauriente sulla squadra giallorossa, e conoscendo le qualità di quella viola, non resta che aspettare l’esito della partita. Ricordiamo, calcio d’inizio alle 11:30, stadio “Buozzi-Due Strade” di Firenze, diretta su Raisport.