Altra vittoria per i Pulcini 2007 al Memorial “Villetti”, in corso di svolgimento a Badia a Settimo presso gli impianti dello Sporting Arno.
Dopo aver superato in goleada il San Giusto all’esordio, i baby viola di mister Cipriani si sono ripetuti contro la Laurenziana nella seconda giornata, imponendosi per 7-0. In gol Tabarrani (doppietta), Bonechi, Capanni, Ceccarini, Comotto e un’autorete.
Questa la formazione scesa in campo: Bollella, Ferrari, Shehade, Ceccarini, Capanni, Bonechi, Antonizzi, Tabarrani, Comotto, Fioravanti, Giotti, Kerr, Berti, Giannoni-Orlowsky.
Sono una mamma di un bambino dei Pulcini 2007 della Laurenziana che ieri ha giocato contro la Fiorentina al Memorial “Villetti”.
Quando siamo arrivati al campo, certamente non ci aspettavamo di vincere, ma di vedere una bella partita, giocata con serenità e sportività. Invece sono venuta via dall’impianto con amarezza e spunti di riflessione dopo aver visto il comportamento in campo dei Pulcini 2007 della Fiorentina. Da una società come quella Viola, di cui sono da anni tifosa abbonata di Fiesole, mi aspettavo un’attenzione particolare nei confronti dell’aspetto educativo che il calcio deve avere. Al contrario, in campo abbiamo assistito ad atteggiamenti poco sportivi deii piccoli viola, sia nei confronti dei compagni di squadra (mandati a quel paese se non veniva passata la palla), che nei confronti degli avversari, lasciati a terra sul 6 a 0 per effettuare il contropiede incitati dai genitori in tribuna, o per prendersi erroneamente un fallo laterale non concesso dall’arbitro.
Ma quello che mi ha lasciato oltremodo sconcertata è stato l’uso di parolacce e bestemmie da parte dei bambini della Fiorentina.
Voglio precisare che non sto puntando il dito contro i bambini, ma contro gli adulti che stanno, a mio avviso, fallendo nel loro ruolo di educatori, siano essi i genitori, gli allenatori o i dirigenti della Scuola Calcio. Auguro a questi bambini un futuro radioso nel calcio, ma se tra qualche mese o anno non saranno più all’altezza di giocare per la Fiorentina, allora è forse il caso che gli adulti gli educhino ad essere umili, rispettosi o a non sentirsi già dei campioni affermati. Il calcio, ancora a questa età, non dimentichiamoci che è un gioco!
Elena Primerano
Cara signora Primerano,
Premetto che per carattere non amo fare polemiche, ma di fronte alle Sue affermazioni mi sento in dovere di intervenire, in quanto ciò che afferma nel suo commento non corrisponde alla realtà dei fatti.
Ancora più grave è il fatto che faccia passare TUTTI i bambini ed i genitori come degli incivili, perché il messaggio che passa è che siamo tali.
Prima di tutto non è vero che si mandavano a quel paese fra loro, se fosse successo lo avremmo notato anche noi. Il contropiede sul 6 a 0 con un bambino a terra è stato fatto, MA NESSUNO SI ERA ACCORTO CHE IL BAMBINO ERA A TERRA. Come è andato a finire il contropiede l’ha visto? Perché se non l’ha visto (o se fa finta) glielo dico io: è arrivata la palla ad un nostro bambino solo davanti alla porta vuota e il nostro bambino, accortosi che dalla parte opposta del campo c’era un avversario a terra, si è fermato.
Sul fallo laterale, che è stato battuto “erroneamente ” da un nostro bambino lo dice lei stessa: è così grave se un bambino dopo un rimpallo batte un fallo laterale pensando che fosse a suo favore?
L’unica cosa un po’ sopra le righe, se vogliamo, è stato un calcio un po’ plateale dato da un nostro bambino ad uno dei vostri, senza chiedere scusa: peraltro il signore che faceva l’arbitro ha redarguito il bambino e l’ha fatto tornare a scusarsi. Sarò anche un cattivo educatore, ma mi sembra una cosa che può capitare durante una partita di calcio: naturalmente non dovrebbe succedere e non va bene, ma penso possa succedere. Lo sa lei se il bambino è stato redarguito dall’allenatore o dal genitore? Non lo sa, quindi prima di giudicare chi non conosce pensi ad educare bene lei (il bambino in questione non è il mio, tanto per precisare).
Per quanto riguarda le parolacce e le bestemmie, può darsi che qualche parolaccia possa scappare a qualcuno, ma le bestemmie sono quasi certo che non facciano parte del linguaggio dei nostri bambini. In questo caso posso garantire per mio figlio, gli altri non li ho mai sentiti bestemmiare e mio figlio mi dice che non lo fanno.
Sinceramente non riesco a capire le ragioni che l’hanno spinta a gettare fango su dei bambini, sui loro genitori e sui loro educatori: comunque chi era a questa partita ha visto come si è svolta e cosa è successo.
Io a fine partita ho visto i bambini delle due squadre salutarsi ed abbracciarsi e questo dice tutto.
Per quanto riguarda il sentirsi dei campioni affermati e l’umiltà stia pure tranquilla: i bambini sono i primi a sapere che oggi sono lì, ma fra qualche mese o qualche anno possono non esserci più. E noi genitori non siamo così stupidi da pensare di avere il futuro campione a 10 anni.
Posso dire che per loro è una bella esperienza, che alla Fiorentina ci sono persone serie (visto che tira in ballo anche gli allenatori ed i dirigenti) e che per i bambini il calcio rimane il gioco più bello che c’è.
Il genitore rimane un mestiere difficile: io cerco di farlo nel miglior modo possibile e, se devo puntare il dito, lo punto contro me stesso, non mi permetto di puntarlo sugli altri
Cordiali saluti
La ringrazio per aver risposto alla mia osservazione. Ho solo scritto di ciò che IO ho visto e sentito quella sera. Evidentemente non esiste solo una realtà o visione della realtà. La bestemmia l’ho sentita io con le mie orecchie e poi me lo ha confermato mio figlio nel ritorno a casa.
Sarebbe forse molto interessante avere un confronto civile su queste tematiche e sul ruolo del genitore, abbiamo sempre tutti da imparare, compresa la sottoscritta. Nessuno ci insegna a farlo, solo l’esperienza e il confronto con gli altri. Ieri sera allo Sporting mi sono presentata ad alcuni genitori che si chiedevano chi avesse scritto il post, avrei voluto solo far capire le mie ragioni, ma il confronto non è stato possibile.
Sono assolutamente d’accordo con lei quando dice che il mestiere del genitore è molto difficile, e chiedo scusa se mi sono permessa, ingenuamente, di puntare il dito contro gli altri. Il mio è stato un intervento dettato dall’amarezza di aver assistito, per quel che MI riguarda ( e non ho l’ardire di ritenerla una verità assoluta) ad un atteggiamento in campo che non mi è mai capitato di vedere! Detto questo, a fine partita i nostri bambini nello spogliatoio erano tutti contenti comunque, perché come dice lei, e sottoscrivo io, il gioco del calcio è il gioco più bello del mondo.
Cordiali saluti
Elena Primerano
Ribadisco il concetto: quello che ha visto lei a mio modesto parere non corrisponde alla realtà.
Il dire “ma quello che mi ha lasciato oltremodo sconcertata è stato l’uso di parolacce e bestemmie da parte dei bambini della Fiorentina”, mi sembra molto diverso dal dire “ho sentito una bestemmia”. Non crede?
Non si discreditano 14 bambini, le loro famiglie ed i loro istruttori a causa di una eventuale bestemmia di un bambino.
E l’atteggiamento in campo, ripeto, è stato il normalissimo atteggiamento di una partita di calcio fra bambini e me lo conferma dicendomi che i vostri bambini nello spogliatoio erano tutti contenti comunque. Se si fosse verificato quello che ha asserito nel primo commento, può star certa che i bambini per primi si sarebbero lamentati.
Per concludere, con tutta la buona volontà (mi creda) le sue ragioni mi sono molto difficili da capire, ma magari chi sbaglia sono io.
Cordiali saluti
Fernando Tabarrani