Una squadra giovane, più “italiana” del passato e che possa porre le fondamenta per una Fiorentina che nell’arco di due-tre anni possa scalare i vertici del calcio. Così Alessandro Rialti su Il Corriere dello Sport descrive il nuovo corso gigliato, facendo riferimento alla riforma delle rose che entrerà in vigore dal primo luglio. La norma fissa a 25 il numero di componenti per ogni squadra, di cui 8 dovranno essere italiani e, tra questi, quattro cresciuti nel vivaio. Tesseramento illimitato, invece, per gli Under 21. Condizioni che spingono verso un ringiovanimento e una italianizzazione della rosa della Fiorentina.
Sul quotidiano sportivo si analizza la base da cui partirà Paulo Sousa per poter iniziare a lavorare. In porta Lezzerini andrà a farsi le ossa altrove dopo essere stato il terzo portiere nella stagione appena conclusa. Piccini e Papini, entrambi terzini destri, saranno valutati attentamente. A sinistra Zanon ha convinto e potrebbe restare in rosa. Tra i centrali, Hegazi ha ricevuto riscontri importanti, mentre Camporese e Bagadur saranno studiati dal tecnico portoghese.
A centrocampo è sicura la conferma di Vecino, per Petriccione va presa una decisione, Bangu farà esperienza altrove, Diakhatè potrebbe essere una sorpresa in ottica prima squadra, mentre Bitunjac è tutto da scoprire. In attacco, Rebic e Wolski saranno attentamente studiati da Sousa. Bandinelli, Minelli e Gondo saranno ceduti in prestito, mentre su Chiesa si deciderà in un secondo momento. Infine, Babacar e Bernardeschi, il cui futuro dipende dai (complicati) rinnovi contrattuali.
io darei senz’altro una possibilità a Bangu. Ma mi sembra che le tue siano solo congetture
Più che mie, le congetture (e l’articolo) sono di Rialti.