Vi proponiamo l’articolo integrale pubblicato da Ilaria Ulivelli su La Nazione dello scorso 13 novembre, dal titolo “Distretto viola, Campo di Marte rinasce sotto il segno del calcio“:
Talenti di casa da far crescere al Campo di Marte, per poterli osservare tutti insieme, per dare organicità al settore giovanile. Obiettivo della Fiorentina è puntare anche sul vivaio: il mondo italiano del pallone sa quanto il progetto sia non tanto necessario quanto ormai indispensabile. E in tal proposito la politica di ‘cantera’ – così la chiamano gli spagnoli che sono stati i primi già nel 1912 ad adottarla – messa in cantiere dalla società viola farà rinascere sotto il segno del calcio il quartiere più sportivo di Firenze, il Campo di Marte.
Non c’è ancora uno studio di fattibilità presentato, ma l’idea del ‘distretto viola’ è necessaria per la crescita complessiva della Fiorentina: non è pensabile che una società di questo livello non disponga di un vero centro sportivo e sia costretta a far giocare i giovani in campi sparpagliati per tutta Firenze e molto distanti fra loro.
Non mancano le difficoltà realizzative, ma vediamo nel dettaglio come si potrebbe realizzare il progetto parallelo a quello della costruzione della cittadella viola a Novoli. Il distretto viola dovrebbe poter contare su uno spazio molto ampio che va dallo stadio di rugby Padovani allo stadio del baseball, dal «Cerreti» a tutta la porzione del centro sportivo ex campini. In quest’area sarebbe concentrato tutto il settore giovanile, dal pulcini agli allievi, per avere sott’occhio la crescita dei calciatori dagli 8 ai 16 anni quando possono essere tesserati dalle con contratti professionistici. Oltre ai campi di calcio, agli spogliatoi, sarebbe necessario realizzare un grande centro sportivo e una foresteria (ora il ‘convitto’ per giovani calciatori che abitano lontano da Firenze è in via Carnesecchi).
L’idea del ‘distretto viola’ sarebbe centrata sull’intera porzione di Campo di Marte per realizzare una sorta di cittadella del calcio. Un modo anche per tenere in vita il quartiere dopo che lo stadio si sarà svuotato. Il Franchi abbandonato rischierebbe il collasso. Necessita di essere riempito di attività. Fra queste potrebbero esserci quelle del rugby, dal baseball, delle società che uscirebbero dagli attuali contenitori per far spazio al distretto viola. Non è facile ma è indispensabile. Per questo la Fiorentina ci sta lavorando e ha già sottoposto l’idea all’amministrazione comunale.