Cinque anni fa l’ultimo trofeo nazionale della Primavera. Era il 3 settembre 2011 e, all’Olimpico di Roma, andava in scena la Supercoppa Primavera. Di fronte Roma e Fiorentina, una riedizione della finale di Coppa Italia, che vide l’affermazione dei ragazzi di Renato Buso: dopo l’1-1 del Franchi, decisivo il 3-1 proprio nella tana dei giallorossi, poi campioni d’Italia. Pochi mesi dopo di nuovo di fronte, stavolta con in panchina Leonardo Semplici, e in gara secca: ecco come andò.
Una partita pirotecnica. Dopo otto minuti apre le marcature Campanharo, pari giallorosso con Viviani su rigore al 35′. Subito dopo palo di Babacar, poi al 57′ Caprari porta avanti i padroni di casa. Girandola di sostituzioni e a cavallo tra il 76′ e il 79′ partita che cambia volto. Barba viene espulso per fallo da dietro su Acosty, poi è Babacar a riequilibrare la sfida con un gran gol. La partita si trascina ben oltre il novantesimo e al minuto 98′ Acosty sorprende tutti siglando la rete del 3-2 definitivo, poco prima di un’altra espulsione, ai danni del viola Jackson Da Silva. Al fischio finale è festa totale: la Supercoppa è viola.
Questa la squadra che vinse il trofeo, guidata per l’occasione da Andrea Consumi, vice dello squalificato Leonardo Semplici: Lezzerini; Bittante, Camporese, Rozzio (95′ Empereur), Ashong (67′ Biondi); Agyei, Salifu, Campanharo; Acosty, Babacar (92′ Da Silva), Acosty. A disp.: Bardini, Barbero, Fossati, Panatti. Come potete notare, tre elementi sono attualmente nella rosa della prima squadra, mentre il resto sono sparsi tra Serie A, B e Lega Pro. O estero, come Campanharo, che giocherà la prossima Champions con il Ludogorets.